Jacopo Tosti si veste d’argento in Europa

Jacopo Tosti è senza dubbio uno dei talenti più limpidi della pallavolo regionale e nazionale. Il classe 2008 è da poco rientrato dall’ottimo Europeo under 18, che ha visto l’Italia maschile concludere al secondo posto,

e sta ricaricando le batterie in vista dell’imminente partenza per i collegiali che porteranno ai mondiali U17 in Bulgaria. In questo periodo di stacco dal volley giocato, lo abbiamo raggiunto telefonicamente per conoscerlo meglio e per parlare di quanto già conquistato e delle aspettative future, personali e della squadra azzurra. 


Jacopo, come ti sei avvicinato alla pallavolo?
“Prima di iniziare con il volley, ho giocato a calcio per molti anni, ma in seguito a dei problemi alla schiena, mi è stato consigliato di provare a giocare la pallavolo. Tutto questo è successo solo nel 2020 e devo confessare che una delle persone che mi ha sostenuto maggiormente e mi ha indirizzato verso questo sport è stata senza dubbio mia sorella, che forse ha riconosciuto prima di me quello che era il mio reale potenziale”


È stato amore a prima vista?
“Posso dire di sì, in poco tempo ho lasciato i campi di calcio per il volley. Devo ringraziare anche la Marino Volley, e il coach Stefano Vazzana, se sono riuscito ad affinare le mie doti fin da subito. I tecnici della società mi hanno seguito passo dopo passo e mi hanno instradato verso quello che sono oggi.”


In soli quattro anni sei riuscito ad arrivare ad altissimi livelli, assaporando la serie A con il Cisterna Volley e indossando la maglia della Nazionale in una manifestazione così prestigiosa come l’Europeo.
“In questo piccolo arco di tempo mi sono tolto già molte soddisfazioni, riuscendo a vincere le fasi finali regionali, conquistando la convocazione in nazionale che ha veramente un significato speciale per me.”


Raccontaci quale è stata la tua reazione emotiva alla convocazione e quali sensazioni ti ha lasciato il tuo primo Europeo in maglia azzurra.
“Questo per me è stato un anno davvero speciale, perché mi sono affacciato per la prima volta in prima squadra ed ho esordito in Superlega con Cisterna. La nazionale è stata la ciliegina sulla torta, una soddisfazione è stata. Sono arrivato in un gruppo che si conosceva da 3-4 anni, ma fin da subito sono stato accolto come se fossi in squadra da sempre. Siamo stati insieme 42 giorni, dal 9 giugno al 21 luglio, sia fuori che dentro al campo, ormai possiamo considerarci una famiglia.”


Hai debuttato contro la Romania, come hai gestito quei momenti?
“La mia stagione è stata difficile da gestire a livello mentale, mantenere sempre la concentrazione, evitando ogni minimo errore. Ci tengo a ringraziare coach Ronsini per avermi fatto migliorare anche sotto quel punto di vista. Il debutto è stato un momento magico, tralasciando l’emozione iniziale, ho voluto viverla alla mia maniera, divertendomi e dando il massimo. In quegli attimi ho anche pensato che facendomi trovare pronto avrei dimostrato al coach che si può fare affidamento su di me e soprattutto che avrei trasmesso serenità alla squadra, un fattore determinante in certi tornei.”


Jacopo, parli come un veterano, secondo te cosa è mancato alla squadra per portare a casa l’oro?
“I francesi sono una squadra forte e soprattutto molto affiatata, lavorano insieme tutto l’anno e credo che uno dei fattori principali sia stato proprio la solidità del gruppo. Tecnicamente non dobbiamo invidiargli nulla.  C’è sempre da migliorare ovviamente, ma l’elemento che ha spostato l’ago della bilancia, secondo me, è stato il servizio. Realizzando tanti punti dai nove metri i francesi non ci hanno permesso di esprimere il nostro gioco, mettendo in difficoltà la nostra ricezione e questo ha spostato gli equilibri a loro favore.”


Ad agosto partirai per la preparazione del mondiale U17, con quali obiettivi ti approcci a questo evento ?
“Ora sono concentrato per far bene alla preparazione. Spero di essere tra i 12 che andranno in Bulgaria. Poi mi concentrerò sul mio club La prossima stagione sarà tostissima perché oltre al campionato U17, parteciperò al campionato U19 e farò la Serie B. Sono sicuro che tutto questo sacrificio poi mi porterà ad arrivare a giocare costantemente nella massima Serie e vestire la maglia della nazionale seniores, che è il mio sogno più grande.”

I nostri Partner

Management Creare e Comunicare | Coding Digitest.net